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10 marzo 2012 6 10 /03 /marzo /2012 02:06

“C’eravamo tanto amati, per un anno e forse più, c’eravamo poi lasciati, come fu come non fu”, recita una vecchia canzone. Non tutti hanno voglia di spiegare per filo e per segno il “come fu” alla persona che hanno smesso di amare: tante relazioni finiscono con una sorta di punto interrogativo, senza chiarimenti, prive dell’ultima parola. Ma adesso un sito internet offre un metodo alternativo di fare i conti (da lontano) per via digitale, se uno/una non ha il coraggio di farlo faccia a faccia e nemmeno per telefono. Si chiama wotwentwrong.com (cosa non ha funzionato), in meno di un mese lo hanno visitato più di 50 mila internauti e raddoppia il volume di traffico di settimana in settimana. “Molta gente ha paura di sentirsi dire perché un rapporto è terminato, altri temono di urtare la suscettibilità dell’ex-partner rivelando fuori dai denti le ragioni di una rottura”, afferma Audrey Melnik, la giovane blogger londinese che lo ha fondato, “ma vuotare il sacco a vicenda attraverso il web può fare sentire tutti meglio e permette di guardare al futuro, a una nuova relazione, senza il peso dei dubbi irrisolti su quella precedente”.

amoreweb_rotto.jpg

Funziona così: il sito offre un questionario da compilare online per accertare “cosa non ha funzionato”, dall’aspetto fisico al carattere, dalle affinità alla personalità, passando naturalmente per il sesso. Quando è finito, lo si può inviare all’ex-partner, che per poterlo leggere, tuttavia, deve compilare a sua volta un questionario, in modo che la confessione sia reciproca. “E’ un modo più formale, razionale e rassicurante di dirsi addio”, commenta Emily Jupp, columnist di costume e società del quotidiano Independent di Londra...(CONTINUA)

di enrico franceschini (Repubblica)

FONTE: http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/03/08/news/amore_finito_ragioni_perch-31180442/

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9 marzo 2012 5 09 /03 /marzo /2012 02:27

È un sogno che accomuna milioni di persone: riuscire a non ingrassare pur mangiando di più e muovendosi di meno. E dunque evitare non solo il sovrappeso o l'obesità, ma anche le sue pesanti conseguenze, come alti livelli di colesterolo e trigliceridi. Il tutto senza ricorrere a diete ao esercizi di ginnastica.  Un articolo pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista Cell Metabolism dimostra che farmaci che consentano di realizzare questo obbiettivo, per quanto ancora lontani, potrebbero essere un giorno realizzabili. Lo studio, "Brain 2-AG signaling controls energy metabolism", è stato coordinato dal prof. Daniele Piomelli, a capo del Dipartimento D3 dell'Istituto Italiano di Tecnologia, ed è il frutto della collaborazione internazionale tra gruppi di ricerca dell'Istituto Italiano di Tecnologia, dell'Università della California Irvine e della Yale University. Allora: il nostro cervello produce dei neurotrasmettitori, chiamati endocannabinoidi, che agiscono colpendo gli stessi bersagli cellulari attivati dalla marijuana (in latino, Cannabis). Lo studio dimostra che una di tali sostanze, il 2-arachidonil-sn-glicerolo (2-AG), svolge un ruolo di primaria importanza nella regolazione del metabolismo periferico.

griffin_tv.jpg

Gli studiosi hanno scoperto infatti che il 2-AG controlla i circuiti cerebrali che aiutano a conservare energia corporea favorendo l'accumulazione di 'grasso bruno' - un tipo di grasso che viene utilizzato per generare calore. I ricercatori hanno modificato le cellule nervose in topi da laboratorio in maniera tale da far loro produrre quantità elevate di una proteina che distrugge il 2-AG. A causa di questa manipolazione genetica, i livelli cerebrali di 2-AG nei topi mutanti sono circa la metà di quelli normali. Ciò riduce fortemente la capacità del 2-AG ad esercitare i propri effetti di regolazione di vari circuiti cerebrali, producendo una serie di effetti di primaria importanza sul mantenimento del peso corporeo ed il consumo delle calorie ingerite. I topi mutanti mangiano più dei topi normali e si muovono di meno di essi. Eppure non ingrassano anche se esposti ad una dieta alimentare molto ricca di grassi, e non mostrano conseguenze tipiche dell'obesità quali elevata trigliceridemia e perdita di sensitività all'insulina. I ricercatori hanno scoperto che queste caratteristiche sono dovute al fatto che nei topi mutanti il grasso bruno consuma più calorie (cioè brucia più grassi) che nei topi normali...(CONTINUA)

FONTE: http://www.repubblica.it/scienze/2012/03/07/news/mangiare_senza_ingrassare-31102344/

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9 marzo 2012 5 09 /03 /marzo /2012 02:20

mente_suono.jpg

Sarà forse possibile un giorno sentire il discorso immaginato di un paziente colpito da ictus e divenuto incapace di parlare. È quanto affermano neuroscenziati della Berkley, University of California, che hanno analizzato, attraverso spettrogrammi, la frequenza delle parole effettivamente pronunciate e i suoni dell’attività del lobo temporale in un soggetto volontario. Questi scienziati sono riusciti a decodificare l'attività elettrica del lobo temporale - sede del sistema uditivo - mentre una persona ascoltava una conversazione normale. Sulla base della correlazione tra il suono e l'attività cerebrale, sono poi stati in grado di predire le parole che la persona aveva sentito dalla sola attività del lobo temporale. "Ci sono alcune evidenze in cui l'udito, il suono e la sua immaginazione attivano aree simili del cervello”. “Se si riesce a capire il rapporto esistente tra le registrazioni del cervello e del suono, si potrebbe o sintetizzare il suono effettivo di una persona sta pensando, o semplicemente scrivere le parole con un tipo di dispositivo d’interfaccia ". "Sarebbe una grande scoperta per i pazienti che presentano danni alla funzione verbale a causa di un ictus o altra malattia e non possono più parlare", ha detto il co-autore Robert Knight, professore di psicologia e neuroscienze. "Se si potesse finalmente ricostruire la conversazione immaginata dalla registrazione dell’attività cerebrale, migliaia di persone ne potrebbero beneficiare." La ricerca "ci dice molto anche su come il cervello di persone sane processi e rappresenti i suoni del linguaggio" afferma Pasley, che con i suoi colleghi presso la UC Berkeley, UC San Francisco, Università del Maryland e The Johns Hopkins University, hanno pubblicato le loro conclusioni nella rivista open-access PLoS Biology. Pasley ha testato due diversi modelli computazionali per abbinare i suoni al parlato. "Stiamo cercando in quali siti aumenti l'attività corticale in particolare le frequenze acustiche, e da qui, una mappa concettuale del suono", ha detto Pasley. Ha paragonato questo alla tecnica di un pianista che conosce i suoni dei tasti così bene che è in grado di "sentire" la musica, così come Ludwig van Beethoven era capace di sentire e sue composizioni, pur essendo sordo. "Questa ricerca è un passo importante verso la comprensione delle caratteristiche del linguaggio e di come esso sia rappresentato nel cervello umano", ha detto uno degli studiosi, che prevede come questo successo possa essere esteso per immaginare verbalizzazioni interne, infatti se a qualcuno viene chiesto di immaginare di dire una parola, regioni cerebrali simili vengono attivate, nel momento che questa stessa parola viene pronunciata. L'obiettivo finale dello studio dell'Università di Berkeley è stato quello di esplorare come il cervello umano codifica a livello vocale il linguaggio e determinare quali aspetti siano più importanti per la comprensione del fenomeno...(CONTINUA)

FONTE: http://psicogiuridico.blogspot.com/2012/03/si-potranno-ascoltare-i-suoni-dei.html

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9 marzo 2012 5 09 /03 /marzo /2012 02:13

 

pishing.jpg
Nuovi tentativi di truffa ai danni dei contribuenti con false comunicazioni che riportano il logo dell'Agenzia delle Entrate. Si tratta di email con oggetto «Notifica di rimborsi fiscali», apparentemente provenienti dall'indirizzo «Agenzia delle Entrate», che invitano il destinatario a scaricare e compilare un modulo per ottenere un presunto rimborso, richiedendo, tra le altre informazioni, anche tutti i dati della carta di credito. Questa comunicazione è un tentativo di phishing, una truffa informatica attuata con lo scopo di ottenere illecitamente dati personali. Si invita chiunque dovesse ricevere questo messaggio di posta elettronica a eliminarlo e a non aprire il suo allegato. in quanto potenzialmente pericoloso. L'Agenzia delle Entrate informa di essere del tutto estranea al fatto...(CONTINUA)
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8 marzo 2012 4 08 /03 /marzo /2012 01:17

Salve, ho una casa in cui non abita nessuno ma non voglio togliere la linea telefonica. Il problema è che con il contratto Telecom che ho attualmente, io pago una bolletta di quasi 40 euro senza addebito di telefonate. Come posso fare per pagare di meno se non ho bisogno di usufruire del servizio?

Esistono 2 possibilità. Quella tradizionale e quella d’avanguardia. La premessa è che Telecom Italia ha un canone base di 16,08 euro al mese, quindi 31 euro al bimestre. Se spendi 40 euro potresti cominciare a togliere qualche opzione inutile… Oppure passare a TeleTu, 14,90 euro al mese (Mini Internazionale), il che però ti permette di limare solo un paio di euro al bimestre. Se la tua linea Telecom Italia ha meno di un anno non ti conviene perché pagheresti un costo di disdetta. Fin qui la via tradizionale. 

voip_mondo.jpg

Quella d’avanguardia è passare a un operatore VoIP (tipo Messagenet) con portabilità del numero. Perdi la linea ma mantieni il numero, che forse era la cosa che ti interessava conservare. Significa però che potrai fare telefonate con quel numero solo in VoIP. Per esempio su un computer o su un cellulare connesso a internet. Il vantaggio è che potrai riceverle ovunque ti trovi, su quel numero. Poi, poiché la portabilità...(CONTINUA)

FONTE: http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2012/03/06/spendere-il-minimo-possibile-con-una-linea-fissa-e-possibile/

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8 marzo 2012 4 08 /03 /marzo /2012 00:59

Costruita su sette colline Lisbona è tra le città più affascinanti d'Europa. Grazie alle sue origini antichissime, tanto che la leggenda lega la sua fondazione a Ulisse, la città condensa in sé 800 anni di influenze culturali che si sposano con le più moderne tendenze e stili di vita. Caratterizzata da tipici quartieri con ampi viali impreziositi da palazzi in stile Liberty e da numerose tascas dove ascoltare il fado, la tradizionale musica portoghese, la città ha stradine fatte da discese e salite, tra antichi e stretti vicoli da dove ammirare pittoreschi scorci sul mare. La prima cosa da fare è visitarla a bordo di uno dei suoi caratteristici tram. La città è fatta di numerosi quartieri tipici. Da non perdere l'Alfama, la zona più antica nonché il cuore della città. Molto particolare anche il Rossio, che dopo anni di abbandono, è tornato a essere uno dei quartieri più famosi della città. Da vedere anche la cattedrale, che è un insieme di vari stili architettonici perché fu ricostruita dopo numerosi terremoti.

lisboa.jpg

Molto caratteristico anche il quartiere di Belém, che fa parte della zona monumentale, dove spicca la Torre di Belém, concepita come faro e fortezza del porto di Restelo, ma conosciuta soprattutto per la sua famosa Pasteleria. Sempre a Belém c'è anche il famoso Mosteiro di Jerònimos, che fu fatto costruire dal re Manuel nel 1496. Molto suggestiva anche una passeggiata sul ponte 25 de Abril che, con i suoi 2277 metri, è uno dei ponti a sospensione più lunghi del mondo. Di notevoli dimensioni pure la centralissima Praça do Comércio, una delle piazze più grandi d'Europa e con  una straordinaria vista sul fiume Tago. Lisbona, oltre a essere la capitale del Portogallo è anche la capitale del gusto, infatti, qui il cibo è di ottima qualità: le delizie di pesce sono molto sfiziose, come il famoso bacalhau, da gustare con i vini del posto...(CONTINUA)

FONTE: http://viaggi.virgilio.it/reportage/europa/lisbona-primavera-cosa-fare.html

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8 marzo 2012 4 08 /03 /marzo /2012 00:46

Katherina, una città del Nord dell'Australia, è stata letteralmente invasa da una colonia di oltre 250mila pipistrelli. Le autorità hanno lanciato un allarme alla popolazione per il rischio rabbia.

pipistrelli australia

Le autorità sanitarie, scrive la Bbc online, hanno disposto la chiusura di tutti i principali centri sportivi e campi di calcio.

Guarda il Video della Bbc --->>> link

FONTE: http://notizie.virgilio.it/gallery/foto-strane-curiose-marzo-2012.html

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7 marzo 2012 3 07 /03 /marzo /2012 03:27

Attività fisica moderata e costante, dieta mediterranea e esercizi mentali. Sono questi, in ordine d'importanza, i fattori che conservando l'efficienza del cervello accrescono qualità e quantità della vita. Seguono, sempre in ordine decrescente, altri tre fattori, considerati separatamente perché di difficile definizione e misurazione. Sono: qualità del sonno, intensità dei rapporti sociali e livelli di stress cronico. L'elenco dei sei fattori è il frutto delle ricerche svolte sull'argomento negli ultimi anni sintetizzate da Stefano Cappa, docente di Neuroscienze Cognitive dell'Università Vita e Salute-San Raffaele di Milano, punto di riferimento della Società italiana di neurologia per questa disciplina, una delle protagoniste della Settimana mondiale del cervello, dal 12 al 18 marzo. Rispetto al "mens sana in corpore sano" enunciato dai Romani oltre duemila anni fa non sembra un gran progresso. "Dal punto di vista pratico, non abbiamo ancora una ricetta rivoluzionaria di stili di vita salutari per la mente - commenta Cappa - Ma il lavoro sin qui svolto ha portato alcune scoperte sorprendenti, che stanno dando nuovo impulso alla ricerca sui fattori protettivi dell'efficienza mentale. Non a caso, il programma settennale di ricerca dell'Unione Europea che parte dal 2014 investirà moltissimo in questo settore della medicina. Ormai è chiaro che dalla farmacologia non arriverà una "pillola salva-memoria" mentre l'invecchiamento della popolazione moltiplica i casi di demenza che stanno portando al collasso i sistemi sanitari. Riuscire a prolungare anche di soli due anni una condizione di buona efficienza mentale porterebbe vantaggi sociali ed economici vitali".

tiro_arco.jpg

Ed ecco cosa si sa dei sei fattori.

Attività fisica: "Bastano 30 minuti al giorno cinque volte a settimana - spiega Cappa - va bene camminare, pedalare o nuotare o qualunque altra attività, anche moderata. Si è sempre pensato che i benefici neurologici fossero la ricaduta di quelli sul sistema cardiovascolare. E invece cresce l'evidenza di un effetto protettivo dell'attività fisica direttamente sul cervello". Dieta mediterranea: anche qui la novità sta nella scoperta di un effetto diretto, non conseguente, come s'è sempre pensato, alle migliori condizioni metaboliche e cardiovascolari di chi segue questo stile alimentare. Una protezione maggiore sembra derivare da regimi alimentari simil vegetariani, con ulteriori restrizioni dei prodotti animali, zuccheri raffinati e cibi industriali, inevitabilmente ipocalorici.

Attività mentali: cruciverba, sudoku e giochini vari aiutano a rimanere lucidi. Alta scolarità e lavori intellettualmente impegnativi risultano protettivi nei confronti della demenza. Ma, a differenza dei fattori precedenti, i benefici sembrano meno duraturi. "Le ricerche dimostrano che chi si dedica ai giochi ha capacità superiori alla media nel praticarli, ma la maggiore abilità non si estende ad altre prestazioni mentali. Invece l'alta scolarità e le attività lavorative intellettuali, più che proteggere dalla demenza sembrano rinviare la data di comparsa. Probabilmente una vita intellettualmente stimolante fornisce al cervello una "riserva cognitiva" che gli consente di resistere più a lungo alla perdita di cellule nervose"...CONTINUA

di arnaldo d'amico (Repubblica)

FONTE: http://www.repubblica.it/salute/2012/03/06/news/proteggere_mente-31013972/

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6 marzo 2012 2 06 /03 /marzo /2012 19:14

Salve gente, cari visitatori del mio blog, in questo post voglio parlarvi (bene) di uno di quei cosiddetti siti ''pay-to-click''. Si tratta di PaidToClick.in, un sito che inizialmente non mi aveva fatto una buona impressione in quanto il mio account andò in tilt dopo pochi giorni. Tuttavia, fu una perdita irrisoria per me, avevo semplicemente racimolato un centesimo e non ero neanche giunto al (basso) pay-out per farmi pagare. Comunque, il sito mi era stato raccomandato dal mio amico di blog ''Murales'', il quale mi garantiva che lui era stato pagato, quindi ero sorpreso dell'accaduto, e ho voluto indagare sulla cosa. Dopo qualche giorno, ricevo una mail di risposta da un operatore di PaidToClick.in che mi spiega le ragioni della disattivazione dell'account: un passaggio di proprietà  e di gestione del sito.

A quel punto, quasi per una questione di principio, decido di re-iscrivermi, con stessa mail, stessa password e stesso codice PIN (un codice numerico che funge da sicurezza). Quindi, riparto con i clic: noto che i collegamenti da cliccare nel sito sono minori di quelli presenti nella precedente gestione ma non mi perdo d'animo in virtù del bassissimo pay-out stabilito da PaidToClick.In, ovvero 5 centesimi. E così, dopo 3-4 giorni di semplici clic di durata variabile tra i 3 e 15 secondi, posso richiedere il pagamento dei primi 5 centesimi. Ovviamente starete pensando che la cifra è ridicola, ma considerando che riesco a racimolarli in 3-4 giorni e subito a richiederli e a ottenerli (a proposito, un certo james me li fa trovare sempre la mattina dopo la mia richiesta!) io questo sito lo consiglierei, anche in virtù delle stressanti cifre richieste invece da altri siti per il pay-out (ad esempio, il celebre Neobux mi sta facendo svenare da più di due mesi per arrivare ai due dollari...)

Allora, non mi resta che invitarvi su questo pay-to-click  dalla grafica semplice ed essenziale, dovrete solo digitare una mail, una password e un codice numerico, e poi aspettare la conferma dopo pochi secondi via mail per iniziare a cliccare e ad accumulare fino ai 5 centesimi che di volta in volta vi saranno accreditati direttamente via Pay-Pal! Basterà solo cliccare su dei collegamenti, aspettare un lasso di secondi e dopo cliccare sul numero indicato in alto a sinistra per la famosa ''prova da umano''. Vi lascio il mio ''referral link'', grazie in anticipo!

link     (  http://www.paidtoclick.in/index.php?ref=victoryshallbemine  )

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6 marzo 2012 2 06 /03 /marzo /2012 19:08

Per i teorici del Grande Fratello (quello teorizzato da George Orwell, non certo la vergogna della Endemol), lo scambio non è per nulla equo: ogni giorno, Google permette ai suoi utenti di accedere a decine di servizi online in forma gratuita, ma il prezzo da pagare - per quanto non monetario - è comunque troppo alto. Sono tutti i dati che quotidianamente condividiamo con Mountain View (registrando un Google Account o anche solo eseguendo una ricerca), e che entrano nell'ecosistema del mercato pubblicitario a disposizione di decine di società. Google conosce il tuo nome, la tua posizione geografica, utilizza la tua cronologia di navigazione. Tutto con un obiettivo primario: fornire agli utenti inserzioni pubblicitarie mirate, per alimentare quel business che, solo nel 2011, ha stabilito un nuovo record, con un utile trimestrale di 9,72 miliardi di dollari. Dopo l'esordio, Il primo marzo, delle norme unificate sulla privacy 1, il fronte degli scettici ha trovato tuttavia nuovi protagonisti. L'Unione Europea ha espresso "profonda preoccupazione" per le nuove regole 2, sollevando dubbi sulla loro legalità. Il Presidente Obama 3 ha avviato un piano per la protezione dei dati dei consumatori. Per diffondere una maggiore consapevolezza, una start-up italiana, Iubenda, sta sviluppando un servizio 4 che mostri in tempo reale la diffusione dei nostri dati in Rete. Ma per un normale utente che non voglia condividere informazioni con Mountain View, qual è la soluzione? Gli strumenti primari, paradossalmente, sono forniti da Google stessa. La pagina degli "Strumenti per la privacy", per iniziare, illustra tutte le procedure attraverso cui monitorare e cancellare i propri dati dagli archivi Google. È possibile eliminare elementi dalla cronologia di ricerca ("Controlli della Cronologia web") o disattivare la registrazione delle chat ("Chat di Gmail non salvate nel registro"), ma soprattutto usare gli strumenti del "Data Liberation Front" che, per ogni servizio, spiega passo passo come esportare in locale i propri dati per poi cancellarli dai server remoti.  Dalla pagina degli "Strumenti per la privacy" è inoltre possibile accedere alla Dashboard personale 6, che raccoglie le informazioni relative a tutti gli account creati con i servizi Google. 

google_privacy.jpg

Un pannello centralizzato che, per molti utenti, può rappresentare un riepilogo quasi completo delle proprie attività in Rete, dal quale gestire contatti, email, calendari, ma anche le impostazioni di Google+, YouTube, Picasa o di eventuali account esterni collegati, come quelli di Facebook e Twitter.  Qui è possibile persino compiere il proprio "suicidio internettiano": un clic su "Gestisci account", poi su "Chiudi l'intero account ed elimina tutti i servizi e le informazioni associati" e la nostra identità web sarà storia. Ovviamente, da maneggiare con cautela. Per chi non vuole combattere il nemico con le armi del nemico, molti sviluppatori offrono strumenti ad hoc per preservare la privacy. Ogni browser moderno  -  come Internet Explorer, Firefox, Chrome o Safari  -  dispone ormai di una propria modalità per la navigazione privata (o "in incognito"). Queste ultime, tuttavia, cancellano prevalentemente le tracce locali della navigazione, influendo solo in parte sui dati che vengono registrati da Google. Nel caso specifico di Safari, sia in versione desktop che mobile, la situazione è più complessa. Il browser di Apple blocca automaticamente i tentativi di tracking, rendendo teoricamente impossibile per Google la consultazione della nostra cronologia. Un articolo recente del Wall Street Journal ha però rivelato come, inserendo una porzione di codice nei propri siti, Mountain View abbia aggirato questa protezione, di fatto spiando gli utenti Mac, iPhone e iPad...(CONTINUA)

di ivan fulco (Repubblica)

FONTE: http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/03/05/news/come_difendersi_da_google-30868982/

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