Conosciamo meglio la composizione della bocca e dei denti dell'uomo.

La bocca (o cavità orale) è delimitata superiormente dal palato (il cui scheletro è formato dalle ossa mascellari e dall'osso palatino), sul bordo del quale è inserita l'arcata dentaria superiore, costituita, nell'adulto, da 16 denti; lateralmente dalle guance; inferiormente dalla mandibola (in cui è inserita l'arcata dentaria inferiore, anch'essa costituita, nell'adulto, da 16 denti) e dalla lingua. La bocca è rivestita da un epitelio (mucosa orale) che, soprattutto in corrispondenza della lingua, contiene particolari terminazioni nervose, le papille gustative, le quali percepiscono i sapori dei cibi. Attorno a ciascun dente, la mucosa orale forma le gengive.

I denti sono gli organi più mineralizzati dell'organismo umano, Ciascun dente è inserito in una cavità dell'osso mascellare o della mandibola, detta alveolo dentale. In ciascun dente si distinguono tre parti: la corona (la parte visibile del dente), che ha forma diversa a seconda del tipo di dente; il colletto, che forma la transazione tra corona e radice, attorno al quale la mucosa orale forma le gengive; una o più radici, che si inseriscono nell'alveolo e sono ancorate alle sue pareti da legamenti di tessuto connettivo.

I denti sono formati da dentina (o avorio), particolare tipo di tessuto osseo. Nella corona, la dentina è rivestita da uno strato di smalto, particolare tessuto epiteliale molto resistente e mineralizzato, mentre a livello del colletto e delle radici è rivestita da un altro tipo di tessuto osseo, detto cemento.

Presentiamo le forme di riproduzione delle specie viventi.

La sopravvivenza di ogni specie si basa sulla capacità degli individui di riprodursi. Esistono due forme principali di riproduzione: asessuata e sessuata.

Nella riproduzione asessuata un singolo genitore, di solito mediante un processo di scissione, dà origine a due o più individui in assenza di fecondazione. I nuovi organismi si originano quindi per mitosi dall'individuo parentale così, se si esclude l'insorgenza di mutazioni spontanee, questi sono identici al genitore. Ne consegue che questo tipo di riproduzione è vantaggioso in caso di stabilità ambientale. Esempi di animali che si riproducono asessualmente sono i poriferi (le comuni spugne), gli echinodermi (stelle di mare), i platelminti (vermi piatti).

Al contrario, nella riproduzione sessuata, il nuovo individuo deriva dall'unione del gamete maschile (spermatozoo) con quello femminile (cellula uovo). La riproduzione sessuata porta a un aumento della variabilità genetica, cioè a un rimescolamento genico, e dunque le specie viventi che effettuano una riproduzione sessuata hanno più possibilità di adattarsi ai cambiamenti ambientali. La riproduzione sessuata implica due processi: la meiosi, che determina il passaggio dalla condizione di diploidia (numero di cromosomi "2n") a quella di aploidia (numero di cromosomi "n"); la fecondazione dei gameti maschile e femminile, che ripristina la condizione di diploidia nello zigote. Dallo zigote si sviluppa il nuovo individuo per successive divisioni (mitosi) delle cellule somatiche.

Presentiamo il catalizzatore biologico che favorisce il metabolismo.

All'interno delle cellule, accadono moltissime reazioni chimiche, che nel loro insieme costituiscono il metabolismo. Tuttavia, nelle condizioni che caratterizzano le cellule, le reazioni chimiche non avvengono spontaneamente, perché avrebbero una velocità talmente bassa da essere trascurabili, ma devono essere favorite da un catalizzatore biologico, ovvero da un enzima, il quale è in grado di aumentare la velocità di una reazione chimica.

Un enzima abbassa l'energia di attivazione necessaria per innescare una reazione. In tal modo, un numero maggiore di molecole reagirà per unità di tempo. Un enzima agisce formando un complesso enzima-substrato che successivamente si rompe, rilasciando il prodotto della reazione. L'enzima non viene alterato né consumato dalla reazione, può essere riutilizzato ed è necessario in quantità molto piccole.

Ogni enzima contiene un sito attivo, detto anche sito catalitico, in corrispondenza del quale avviene la catalisi. Gli aminoacidi che costituiscono il sito attivo di un enzima non sono necessariamente contigui lungo la sequenza primaria della proteina. Essi possono essere portati vicini a seguito del ripiegamento tridimensionale della catena polipeptidica.

Molti enzimi per funzionare necessitano di un co-fattore, come uno ione metallico o molecole organiche più complesse, dette co-enzimi. Le vitamine sono precursori di co-enzimi o esse stesse co-enzimi. Da un punto di vista chimico, la maggior parte degli enzimi sono proteine.

Analizziamo la molecola d'acqua ed elenchiamo le varie proprietà possedute da questo indispensabile elemento.

L'acqua è un elemento fondamentale per la vita ed è il componente più abbondante nelle cellule. Inoltre, alcuni organismi vivono nell'acqua (lago, fiume, oceano) e molte cellule dipendono dall'ambiente extra-cellulare che è composto essenzialmente proprio da acqua.

La molecola di acqua è polare a causa della distribuzione asimmetrica delle cariche elettriche. L'atomo di ossigeno è elettronegativo e porta una parziale carica negativa, mentre i 2 atomi di idrogeno presentano una parziale carica positiva. Gli atomi di idrogeno di molecole di acqua diverse vengono dunque attratti dall'atomo di ossigeno e si formano così legami a idrogeno fra molecole di acqua.

Ogni molecola di acqua può formare legami a idrogeno al massimo con 4 molecole di acqua adiacenti

Le principali proprietà dell'acqua sono le seguenti:

- coesione, dovuta ai legami a idrogeno tra le molecole di acqua. La coesione spiega alcune caratteristiche dell'acqua, come il suo elevato punto d'ebollizione e la sua elevata tensione superficiale;

- polarità, dovuta a una diversa distribuzione delle cariche elettriche tra gli atomi di idrogeno e l'ossigeno. Essendo una molecola polare, l'acqua è un ottimo solvente per soluti polari e ionici;

- tendenza a dissociarsi, per dare ioni idrogeno e ioni idrossido;

- adesione, dovuta a legami a idrogeno tra l'acqua e altre sostanze polari. L'adesione, insieme alla coesione, spiega il funzionamento della capillarità, ovvero la capacità di risalire all'interno di tubi molto stretti contro la forza di gravità;

- alto calore di evaporazione, ovvero la quantità di energia necessaria per convertire un grammo di liquido in vapore. Le molecole di acqua, quando passano allo stato di vapore, portano con loro una grande quantità di calore, determinando in tal modo un "raffreddamento per l'evaporazione";

- alto calore specifico, cioè la quantità di calore che un grammo di una sostanza deve assorbire per aumentare di un grado centigrado la sua temperatura, a seguito dei tanti legami a idrogeno tra molecole di acqua. Questo permette agli organismi di mantenere relativamente costante la temperatura interna e fa sì che le grandi masse di acqua mantengano una temperatura costante.